Il momento della verità: connettete i computer con il cavo null-modem; prima avviate la parte server (se avete seguito l'approccio "/etc/inittab" dovrebbe essere già avviata), e poi la parte client. Dovreste vedere qualcosa simile a questo sul server:
[root@griis /root]# pppd /dev/ttyS1 nodetach Using interface ppp0 Connect: ppp0 <--> /dev/ttyS1 user zaphod logged in Deflate (15) compression enabled local IP address 192.168.0.1 remote IP address 192.168.1.1 |
Notare che se avviate pppd dal file "/etc/inittab" questi messaggi appariranno nel file "/var/log/messages". Dalla parte client si dovrebbe vedere qualcosa di simile:
[root@wylg /root]# pppd /dev/ttyS0 nodetach Using interface ppp0 Connect: ppp0 <--> /dev/ttyS0 Remote message: Success Deflate (15) compression enabled local IP address 192.168.1.1 remote IP address 192.168.0.1 |
Da entrambi le parti si può effettuare un ping verso l'altro computer per vedere se la connessione è attiva:
[zaphod@wylg zaphod]$ ping 192.168.0.1 PING 192.168.0.1 (192.168.0.1) from 192.168.1.1 : 56(84) bytes of data. 64 bytes from 192.168.0.1: icmp_seq=0 ttl=255 time=31.7 ms 64 bytes from 192.168.0.1: icmp_seq=1 ttl=255 time=20.3 ms 64 bytes from 192.168.0.1: icmp_seq=2 ttl=255 time=19.2 ms 64 bytes from 192.168.0.1: icmp_seq=3 ttl=255 time=20.3 ms --- 192.168.0.1 ping statistics --- 4 packets transmitted, 4 packets received, 0% packet loss round-trip min/avg/max = 19.2/22.8/31.7 ms |
Adesso si può accedere al server attraverso qualunque servizio TCP/IP che potrebbe essere disponibile, come FTP, HTTP, TELNET e SAMBA.