Linux PPP HOWTO | ||
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Sebbene si possano tranquillamente usare i domain name server localizzati nel proprio ISP, si può anche impostare un name server (secondario) di sola cache locale che venga attivato dallo script ip-up. Il vantaggio di usare un name server locale (di sola cache) è che fa risparmiare tempo (e banda) se si contattano frequentemente gli stessi siti durante una lunga sessione on-line.
La configurazione di un DNS di sola cache (che usi una riga "forwarders" che punta al DNS dell'ISP nel file named.boot) è relativamente semplice. Il libro della O'Reilly (DNS and Bind) spiega tutto quello che si vuole sapere sull'argomento.
È disponibile anche un DNS-HOWTO.
Se si fa funzionare una piccola LAN che può accedere ad Internet attraverso il proprio PC Linux (usando IP Masquerade per esempio), probabilmente è una buona idea fare girare un name server locale (con una direttiva forwarders) quando la connessione è attiva, in quanto minimizzerà la banda e il ritardo associato alla risoluzione di nomi.
Una nota di Netiquette [NdT: galateo della rete!]: si chieda il permesso al proprio ISP prima di iniziare ad usare un name server secondario di sola cache nel dominio del proprio ISP. Propriamente configurato, il DNS non causerà nessun problema al proprio provider ma, se si sbaglia, qualcuno ne potrà sorgere.